Valle del Savio, Confartigianato: “Insufficiente la cubatura assegnata per la estrazione della pietra nelle cave”
A cura dell’Ufficio Stampa
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Serve più cubatura nelle cave per l’estrazione della pietra nell’Alta Valle del Savio. Lo chiede Confartigianato che ricorda come il 19 dicembre sia giunto a scadenza il Piano provinciale delle attività estrattive. Confartigianato si è rivolta alla Provincia e ai sindaci di Verghereto, Bagno di Romagna e Sarsina, chiedendo che venga urgentemente avviata la procedura di approvazione del nuovo piano, tenendo presente che una delle principali problematiche è la perimetrazione di ambiti estrattivi di grande superficie ma con assegnata ridotta cubatura utili estraibile.
ln altri termini la disponibilità assegnata ai Comuni non è sufficiente a coprire la reale potenzialità di pietra da taglio presente.
“Nel Comune di Bagno di Romagna – spiega la responsabile dell’ufficio territoriale di San Piero in Bagno di Confartigianato Cristina Ghera – sono previsti quattro ambiti estrattivi di pietra da taglio per una cubatura utile di 60mila mc, nel Comune di Sarsina 25 per una cubatura di 280mila mc e nel Comune di Verghereto due ambiti estrattivi per una cubatura di 280.000 mc. Le cubature minime e massime assegnate ai vari ambiti nella pianificazione comunale sono: Bagno di Romagna minimo 5.000 mc massimo 30mila mc, Sarsina minimo 2.000 mc massimo 23mila mc, Verghereto minimo 4.300 mc, massimo 22mila mc.
“Considerando le norme vigenti e le cubature assegnate – rimarca la responsabile di Confartigianato – , in alcuni casi gli interventi non sono tecnicamente progettabili per completare la potenzialità reale dell’ambito estrattivo, o peggio ancora dell’unità minima di intervento. In altri casi non sono economicamente sostenibili gli interventi estrattivi vista la ridotta cubatura assegnata. Tale problematica è ancor più avvertita negli ambiti dove è presente l’orizzonte Alberese che ha uno spessore di circa quattro metri. Pertanto, se gli ambiti assegnati ai vari Comuni resteranno invariati come numero, è necessario aumentare la cubatura utile da suddividere tra i vari ambiti nella pianificazione comunale; oppure fare delle considerazioni tecniche specifiche, circa la reale potenzialità dei singoli ambiti al fine di consentire il completo sfruttamento e conseguentemente un’idonea sistemazione paesaggistico-ambientale a fine attività. Le risposte sono indispensabili al comparto di estrazione e lavorazione della pietra in zone che andando in crisi e in situazione di marginalità queste attività secolari sarebbero altrimenti destinate al completo spopolamento”.