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Posti di lavoro a rischio nelle imprese edili se non si sbloccano i crediti incagliati
A cura dell’Ufficio Stampa
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Imprese e posti di lavoro a rischio anche nel Cesenate. Occorre intervenire su più fronti per risolvere la situazione in cui versano le imprese di costruzioni che hanno effettuato lavori utilizzando i bonus edilizia. “Vanno messi rapidamente in campo interventi per sbloccare i crediti fiscali incagliati”, torna alla carica il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena (Daniela Peduzza, Stefano Ruffilli e Marcello Grassi).
“La Confederazione nazionale ricevuta in audizione alla Commissione Finanze della Camera ha sollecitato modifiche al decreto legge n.11 varato dal Governo lo scorso 16 febbraio. Secondo Confartigianato – spiega il Gruppo di Presidenza Confartigianato di Cesena – è necessario aumentare la capacità di assorbimento dei crediti da parte del sistema creditizio, anche attraverso l’individuazione di un acquirente pubblico di ultima istanza particolarmente necessario per i crediti di minore importo. Va anche ampliato l’arco temporale di utilizzo dei crediti in compensazione. In assenza della necessaria capienza fiscale, le imprese che hanno nei cassetti fiscali i crediti perdono infatti una parte del credito loro spettante”.
“L’obiettivo della transizione green degli edifici – prosegue il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena – non potrà essere raggiunto se, insieme con un sistema di agevolazioni sotto forma di detrazioni fiscali, non verrà mantenuta la possibilità della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per alcune fattispecie, in particolare i soggetti con redditi bassi e privilegiando gli interventi su immobili con una classe energetica molto bassa e la ricostruzione degli immobili danneggiati da eventi sismici per i quali la detrazione del 110% è ammessa sino al 2025″.