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Imprese artigiane rientrano in media europea, colmato il divario digitale
A cura dell’Ufficio Stampa
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Le nuove sfide dei mestieri artigiani sono state al centro della Convention Sistema Imprese di Confartigianato, a cui ha partecipato una delegazione di Confartigianato Cesena, promossa per disegnare nuove traiettorie di sviluppo dei settori dell’artigianato e delle piccole imprese, all’interno delle quali tutti, nelle proprie specificità, sono chiamati ad esercitare un ruolo di ‘artigianinfluencer’ per condizionare positivamente il cambiamento ed essere protagonisti delle grandi trasformazioni che attraversano l’economia e la società.
Nel corso dell’evento è stato presentato il report ‘Perimetro e tendenze degli #artigianinfluencer’.
“Nel secolo dell’incertezza l’economia è caratterizzata da un basso dinamismo e una più elevata frequenza di cicli recessivi – afferma il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena -. In controtendenza, alcune variabili delineano trend di forte crescita, che con molta probabilità si consolideranno nel futuro: i flussi turistici, il valore dell’economia digitale, gli investimenti delle imprese e le esportazioni. Nel report di Confartigianato si evidenzia che le imprese italiane hanno associato alla crescita quantitativa delle vendite all’estero una offerta di prodotti del made in Italy di qualità crescente. Nell’arco di cinque anni il valore medio unitario dell’export manifatturiero, al netto dell’energia, è salito del 40,6% rispetto al 2018. Si diffonde inoltre un crescente utilizzo dei social da parte delle imprese, con l’Italia che colma il tradizionale ritardo digitale, allineandosi alla media europea. Il 54,8% delle piccole imprese italiane utilizzano almeno un social network, non distante dal 56,0% della media dell’Ue 27. Il sistema delle imprese si sta dirigendo verso un futuro dai tratti incerti, caratterizzato dalle sfide dell’utilizzo di intelligenza artificiale, robotica e della riduzione dell’impatto sull’ambiente delle attività aziendali. Un quarto dell’occupazione nelle imprese è in settori esposti a rischio automazione, mentre su oltre un terzo dei lavoratori italiani impattano in modo significativo i sistemi di IA. L’Italia è tra i paesi in cui è più diffuso uso dei robot nelle piccole imprese e per un imprenditore che percepisce un pericolo dallo sviluppo di sistemi di Ia, tre prospettano delle opportunità”.