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Il primo giardino terapeutico pubblico per malati di Alzheimer sorgerà a Cesena con il contributo di Anap Confartigianato
A cura dell’Ufficio Stampa
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Le richieste Anap Confartigianato Cesena contribuirà alla realizzazione del primo giardino terapeutico in Italia per i malati di Alzheimer, che verrà allestito nel 2024 ai Giardini pubblici di Cesena. Un giardino di comunità dentro la città che diventerà un luogo di vita e anche un simbolo e un fiore all’occhiello per Cesena comunità inclusiva. Anap Confartigianato Cesena, l’associazione degli artigiani pensionati aderente a Confartigianato presieduta da Olivero Zondini e che conta oltre 2500 iscritti, è partner della Fondazione Maratona Alzheimer in questo pionieristico progetto su area pubblica che si avvale della collaborazione del Comune di Cesena che concede appunto lo spazio.
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“Anap Confartigianato – rimarcano il Gruppo di Presidenza formato da Daniela Pedduzza, Stefano Ruffilli e Marcello Grassi e il presidente Anap Olivero Zondini – è da molti anni impegnata sulla problematica delle demenze senili nel territorio e con vari soggetti territoriali come a Amici di Casa Insieme ha collaborato alla realizzazione della maratona Alzheimer. Artigiani pensionati nostri associati sono stati e tuttora sono impegnati come volontari alle premiazioni e nei punti di ristoro della maratona Alzheimer che si terrà quest’anno domenica 10 settembre. Da anni il nostro sodalizio offre inoltre il suo contributo per sostenere le famiglie che hanno il carico di situazioni di malati di Alzheimer o di demenze senili, tenendo conto che i servizi di cura ai malati di Alzheimer e in generale alle persone non autosufficienti gravano a carico della famiglia e in molti casi richiedono la presenza di badanti e lavoratori domestici che prestano un’attività lavorativa continuativa di assistenza. La nostra collaborazione con la Fondazione Maratona Alzheimer è collaudata e il progetto del giardino terapeutico pubblico è il coronamento di un impegno ed ora ci onoriamo di poter contribuire a questa iniziativa apripista nel Paese che può aiutare ad alleviare i sintomi della patologia e favorire la riconnessione con la natura, in un luogo aperto a contatto con le persone, di grande frequentazione dentro la città e non solo all’interno delle strutture di accoglienza dove già sono stati meritoriamente avviati giardini terapeutici”.
Il progetto nasce dunque sotto i migliori auspici con la firma di Andrea Mati, massimo esperto nazionale in giardini terapeutici e docente al master in Orticoltura terapeutica dell’Università di Bologna. Il giardino si svilupperà su due aree lungo un percorso circolare: la zona della riattivazione sensoriale e della reminiscenza attraverso l’affioramento dei ricordi positivi dell’infanzia e giovinezza e della riattivazione della memoria a lungo termine e la zona della riabilitazione motoria. Al centro verrà posta un’aiuola di piante aromatiche per la riattivazione sensoriale e un sistema di orti a cassoni per attività manuali.