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Centro di Cesena, ecco come rilanciarlo
A cura dell’Ufficio Stampa
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Un decalogo di auspicabili interventi per far fronte alla crisi di commercio e artigianato di servizio in centro storico. A diffonderlo è il Comitato di Zona Confartigianato Cesena, presieduto da Stefano Soldati e coordinato da Giampiero Placuzzi, vicesegretario di Confartigianato Cesena. “Un serio dibattito sul centro non può prescindere dall’analisi della evoluzione funzionale e socioeconomica che ha subito l’area antica – affermano il presidente Soldati e il coordinatore Placuzzi -: nel tempo, al di là di tutta una serie di cause contingenti, il centro ha perso appetibilità e visitatori perché le sono stati tolti molti servizi e funzioni, l’ultima è stata l’Università, e ciò ha provato un evidente depauperamento”.
“Da questo contesto – proseguono Soldati e Placuzzi – non si può prescindere. Detto questo, la crisi del commercio-artigianato di prossimità è causato da un insieme di elementi: margini ridotti, alto costo degli affitti, complicazione burocratica, politiche della sosta e parcheggi penalizzanti soprattutto a confronto con quelle della grande distribuzione collocata a Cesena in prossimità del centro abitudini d’acquisto cambiate e convogliate nel fine settimana; crescita del commercio on line; scarsa capacità di fare rete tra gli operatori per coordinare politiche di offerta commerciale e di mercato, come il marchio unico e le politiche di fidelizzazione”. “Il problema della concorrenza sleale tra il commercio tradizionale e quello on-line, per via della tassazione – prosegue il Comitato di zona di Confartigianato – non può essere risolto a livello locale, ma dalla Ue. Quello del commercio on-line può diventare una risorsa anche per il commercio tradizionale attraverso una auspicata piattaforma comune tra gli operatori tradizionali legata a un marchio, per ridurre i costi del commercio in rete, sfruttando l’assenza del costo e dell’inquinamento ambientale di consegna: il cliente ritira in negozio”. “Servono anche provvedimenti dell’amministrazione – aggiunge il presidente Soldati -, dalla riduzione o esenzione delle tasse comunali alla semplificazione burocratica, per i gestori. Quanto alla pedonalizzazione del perimetro di centro sperimentata a dicembre, Confartigianato è favorevole, attuandola nei fine settimana e accompagnata da una serie di azioni virtuose: i bus non devono circolare nel perimetro e avere le fermate disposte a corona, come a corona devono essere realizzati parcheggi a raso, a partire dal Sacro Cuore. Dall’altra parte del centro la nostra proposta è di prendere in considerazione l’ampio spazio dell’autoparco comunale dove potrebbe essere essere realizzato un parcheggio sopraelevato”.
“Le nostre altre proposte – rimarcano Soldati e Placuzzi – sono l’istituzione del security city manager e di pattuglie di agenti di prossimità per incrementare la sicurezza in centro; potenziare i servizi distintivi del centro come macchinine elettriche, tipo quelle da campo di golf, che collegano le fermate dei bus con il cuore del centro; servizio di pulizia durante le ore diurne, con una squadra di operatori dedicata; rinnovare l’arredo pubblico e curare bene la manutenzione. Quanto agli eventi in centro sono importanti, ma meglio concentrarsi su pochi e di rilievo. Va inoltre potenziata l’attrattività turistica con un progetto mirato in ambito di “Destinazione Romagna” che oltre ai nostri punti di forza rivaluti l’evento storico dell’eccidio dei cesenati del 1377 e la figura di Fra Michelino, come ha rilevato Daniele Gualdi. La possibilità di far diventare Cesena Città del libro è infine preziosa per consolidare l’identità culturale della nostra città”.
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Credits: Federico Lodesani