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I nostri fornai celebrano sabato la Giornata Mondiale del Pane

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

Copertura ampia del territorio, ma con buchi crescenti (la frazione di Villachiaviche e il comune di Montiano ad esempio sono senza fornaio), convivenza complessa con la pandemia, i panificatori di Confartigianato rilanciano la loro presenza sul territorio con una importante iniziativa che si tiene sabato 16 ottobre.

“Si celebra la ‘Giornata Mondiale del Pane’  – spiegano i tre panificatori cesenati aderenti a Confartigianato, che fungono da testimonial dell’iniziativa in città, Roberto Reggiani, Luca Lombardi e Daniele Strada, titolari di tre storici forni cittadini  – evento ideale per sensibilizzare e promuovere il consumo di pane artigianale all’opinione pubblica, alla comunità ed ai consumatori.
Confartigianato Cesena e della Romagna – nell’ambito dell’attività del marchio “AssaporaLaRomagna” – organizzano un evento per valorizzare l’artigianalità delle lavorazioni e genuinità del prodotto. Per questo motivo ogni attività di panificazione associata rìutlizzerà sacchetti e  una locandina promozionale da esporre nei propri locali“. Assapora la Romagna è il progetto che Confartigianato Cesena, insieme alle consorelle di Forlì, Ravenna e Rimini, ha messo in campo per valorizzare le eccellenze enogastronomiche  romagnole, attraverso il portale www.assaporalaromagna.it, all’interno del quale una mappa interattiva indica che la posizione, insieme ad una breve scheda descrittiva, di tutte le attività romagnole  presenti, fra le quali  forni,  gastronomie, piadinerie, gelaterie, pasticcerie, produttori di vino o birra.
Fatto di notte da millenni, il pane ha il sapore del mattino del mondo: sarà questo il messaggio riportato sul sacchetto – aggiunge il coordinatore sindacale di Confartigianato Cesena Paolo Gabelli – che  tutti i forni della Romagna avranno la possibilità di veicolare sulla tavola di ogni famiglia. Sarà anche l’occasione per celebra la passione e la professionalità dei fornai e dei pasticceri promotori di qualità e tradizione, testimonial del valore artigiano”.
La genuinità del pane, o per meglio dire dei pani  vista  l’ampia gamma di variegate produzioni che possono superare anche la trentina – affermano i panificatori Reggiani, Lombardi e Strada – è la prerogativa che ci contraddistingue in un mestiere che si innova mantenendo un filo diretto con la tradizione. Il lavoro del panificatore si avvia agli albori della notte per ottenere il risultato del pane fragrante e genuino, la quintessenza del valore artigiano. Durante la pandemia siamo stati tra le categorie a soffrire di meno, è innegabile, ma i consumi di pane e prodotti dolciari si sono ridotti vista anche la propensione emersa durante il primo duro lockdown da parte di non pochi di cucinare in casa, favorita dai divieti che hanno ridotto la mobilità. Non ci agevola, adesso, il perdurare dell’ingresso contingentato, mentre durante l’estate il ritorno di massa nei ristoranti ha provocato un decremento di consumo di pane e prodotti di panificazione, salati e dolce”.  “Nel Cesenate i forni riescono ancora ad avere una discreta copertura del territorio – mette in luce il coordinatore Gabelli – e sono una quarantina le attività nostre associate nel Cesenate che partecipano all’iniziativa di sabato. Ma ci sono frazioni e parti di città e anche piccoli Comuni che si sguarniscono o corrono il rischio di farlo per la carenza di ricambio generazionale,  fenomeno da contrastare anche attraverso il potenziamento dell’attività formativa dei nostri ragazzi promuovendo un mestiere certo impegnativo ma che arreca gratificazioni a chi lo svolge anche per il ruolo rivestito dai panifici di quartiere a favore della coesione sociale delle nostre città”.
Nella foto da sinistra i panificatori Reggiani, Strada e Lombardi con il coordinatore sindacale Confartigianato Gabelli.