Gruppo artigiani imbianchini decoratori associati Gaida di Gambettola premiato da Confartigianato per i 50 anni di attività

A cura dell’Ufficio Stampa
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Cinquant’anni di attività qualificata, di continuo elevamento dell’asticella e anche di resistenza nei momenti più complessi del mercato della filiera della casa per Gaida (Gruppo Artigiani imbianchini decoratori associati), una istituzione di Gambettola, che ha celebrato il prestigioso traguardo con la consegna di una targa al valore artigiano consegnata da Confartigianato di Gambettola, a cui Gaida è associata da sempre.

La cerimonia informale è avvenuta nella sede gambettolese di Gaida, in via Giovanni Poloni, 58, alla presenza del sindaco Letizia Bisacchi, del presidente di Confartigianato di Gambettola Raffaele Sarmati, della responsabile Fabiana Paolucci e dei cinque soci titolari Luca Paladini, Emanuele Lolli, Giacomo Benzi, Francesco Ferri e Johnny Brunelli.
“I fondatori che nel 1973 dettero vita a Gaida furono otto – rendono onore ai pionieri gli attuali titolari-: Fausto Giorgi, Biagio Galassi, Sergio Bartolucci, Elvezio Brunelli, Renzo Sacchini, Enrico Babbi, Roberto Venturi e Sigismondo Sfienti. Ebbero l’intuizione di mettersi insieme creando il Gruppo e avviando la nuova avventura imprenditoriale che è sempre cresciuta, pur nel contesto di un mercato del lavoro complesso e fluttuante. Oggi i dipendenti sono nove e per due dei titolari, Brunelli e Ferri, si è anche effettuato il ricambio generazionale, essendo entrati in Giada dove erano stati soci i genitori. Il settore è in una fase trainante anche se il superbonus ha innegabilmente provocato problematiche a livello di gestione e il nostro obiettivo è di coprire tutti i settori, dalle ristrutturazioni dei privati, ai grandi complessi, e mediamente operiamo dai sei agli otto cantieri alla volta. In edilizia gli alti e bassi sono all’ordine del giorno, dieci anni fa ci fu una crisi tragica che lasciò a terra morti e feriti. e tutta la filiera inevitabilmente ne risente, ma l’antidoto è quello di puntare sulla qualità, la serietà, la dedizione al lavoro e al sacrificio e il rapporto fiduciari con i clienti. La miglior pubblicità per noi è sempre stata quella che ti fanno loro dopo che hai fatto un buon lavoro”.
“Il nostro obiettivo .- proseguono i titolari – è di dare ancora più continuità e prospettiva a Gaida creando nel nostro gruppo un ambito in cui un ragazzo giovane che ha voglia di fare l’artigiano posa venire a lavorare con piacere con l’opportunità di crescere perché siamo veramente convinti che l’artigianato e nello specifico il mestiere di imbianchino decoratore offra molte più opportunità rispetto a tanti altri settori e consenta ai giovani di realizzarsi come persone e lavoratori”. Johnny Brunelli, 45 anni, è figlio d’arte.
“Da mio padre Elvezio ho imparato il mestiere e l’amore per il lavoro – dice -. Io cominciai a fare l’apprendista nel 1992, ero un ragazzino, e quello che ho imparato l’ho messo a frutto e nonostante questo sia un lavoro che occupa tanto tempo mi sono messo anche a disposizione di Confartigianato per dare un contributo alla categoria”. Il sindaco di Gambettola Letizia Bisacchi ha elongato la storia d’impresa di Gaida, motivo di vanto per Gambettola ed emblema della operosità e della vocazione produttiva della città.
“Il Gruppo Gaida è un esempio mirabile – ha messo in luce il presidente di Confartigianato Gambettola Sarmati – di come la bravura nel lavoro unita all’attaccamento al mestiere, alla serietà verso i clienti possano consentire di creare un’impresa solida che resiste nel tempo con un grande patrimonio di reputazione e affidabilità. Un’impresa testimone di valore artigiano creato e diffuso, imbianchini e decoratori che sono un vanto per Gambettola e le aree circostanti, un valore aggiunto per tutto il territorio a cui auguriamo altri cinquant’anni almeno di ulteriore crescita”.
Nella foto la consegna della targa ai titolari di Gaia da parte del presidente di Confartigianato Gambettola Sarmati alla presenza del sindaco Letizia Bisacchi