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Gli eroici soccorsi a Ranchio di Sarsina al forum nazionale di Confartigianato sul post-alluvione. “Cuore oltre gli ostacoli, così abbiamo messo in salvo le persone”
A cura dell’Ufficio Stampa
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La testimonianza sulla gloriosa storia del soccorso civico ai cittadini della frazione di Ranchio a Sarsina, nei giorni successivi all’alluvione del 16 maggio, è stata uno dei momenti centrali dell’evento nazionale ‘E pensare che domani sarà sempre meglio’ ispirata a una canzone di Vasco Rossi promosso da Confartigianato Emilia-Romagna al Palazzo dei Congressi di Rimini per fare il punto della situazione dopo l’alluvione e tenere i riflettori puntati sulla fase di ripartenza.
Sul palco come testimone diretto è salito il responsabile di Confartigianato Valle Savio Maurizio Crociani che nelle due settimane di più stringente emergenza, è stato in prima linea ventiquattro ore al giorno nelle complesse, preziosissime e soprattutto riuscite operazioni di soccorso alla popolazione e alle imprese isolate.
“Quel mattino di martedì 16 maggio – ha rievocato Crociani – sono uscito di casa a Sarsina senza sapere che, praticamente, sarei rientrato quindici giorni dopo. Incontrai il sindaco Cangini appena rieletto e il governatore della associazione di volontariato Misericordia e abbiamo parlato dell’avvisaglia dell’inondazione che poi si è verificata. L’indomani, Ranchio, a quindici chilometri da Sarsina, era completamente isolata con timori non indifferenti per la sorte dei suoi residenti. Una settantina di frane tra Sarsina e la frazione che non hanno colpito le case, ma le strade e con i volontari di Misericordia e Protezione Civile ci siamo avviati verso i soccorsi alle trecentocinquanta isolate che erano rimaste isolate, attraverso percorsi pedonali avventurosi portandoci dietro il medico e il farmacista pensando soprattutto agli anziani e ai bambini chi tra essi era anche dializzato. Non potremmo mai dimenticare quando li abbiamo raggiunti l’accoglienza ricevuta, come se fossero arrivati i salvatori della patria. E mentre ci spostavamo ogni giorno per proseguire l’opera di aiuto e assistenza mi è capitato anche di filmare in diretta col cellulare l’aprirsi di una frana spettacolare a Tezzo che sui social ha fatto il giro del mondo ed è finita anche al tiggì della Rai. L’impressione, muovendosi, era quello di un bombardamento di precisione, con la percezione netta che tante microfrane nascevano purtroppo per la carenza di presidio del territorio”.
“Le attività artigianali di Ranchio si sono subito messo all’opera per procedere al primo elementare ripristino delle strade con dedizione e generosità – prosegue Crociani – e si è creata tra residenti, imprese e soccorritori un’atmosfera di vicinanza difficilmente esprimibile a parole. Anzi ce n’è una che rende tutto: comunità. Mai come in quelle settimane, sottoposti a quella dura prova, siamo stati comunità e il ricordo di questo legame così stretto e naturale supera addirittura il dolore per le devastazioni che hanno stravolto il nostro territorio. Confartigianato è stata presente tra le persone e le imprese colpite e ci siamo dedicati ad esse senza soluzione di continuità al loro fianco ed è stato naturale per la nostra associazione. Siamo stati semplicemente Confartigianato. Che cosa dobbiamo imparare da questa vicenda? Che pianura e montagna sono legate da un destino comune, che la sorte di ciascuno dipende da quella dell’altra e il presidio deve essere comune e rigoroso con le necessarie opere di salvaguardia e manutenzione. per fronteggiare i rischi di altre possibili alluvioni, che la nostra terra dobbiamo amarla e proteggerla”.
Nella foto sul palco Maurizio Crociani, responsabile di Confartigianato Valle Savio, secondo da destra, impegnato in prima linea nei soccorsi e sullo schermo una frana nei pressi di Ranchio.