RAVAGLIA 15/03/2024 CESENA CONFARTIGIANATO  - COSTRUIRE 5.0 la cura del territorio e del patrimonio edilizio

Filiera delle costruzioni, novanta imprenditori al Cantiere di Confartigianato: critiche alla patente a punti che non incide sul problema sicurezza

A cura dell’Ufficio Stampa
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Le imprese cesenati della filiera della casa al centro di un passaggio epocale di transizione segnato anche dal macrocontesto del cambiamento climatico. Se ne è parlato al terzoincontro del Cantiere Impresa di Confartigianato Cesenate incentrato sulle molteplici categorie imprenditoriali accomunate dall’ambito di operatività, nella fattispecie le costruzioni.

Una novantina tra professionisti e imprenditori hanno preso parte all’evento tenutosi nella sede cesenate presenti il Presidente Anaepa Stefano Crestini e la segretaria Daniela Scaccia. Lavori aperti dalla presidente cesenate Daniela Pedduzza e introdotti dal vicesegretario Giampiero Placuzzi.
Nel territorio la filiera delle costruzioni è numerosissima e reduce da anni di ripresa delle attività grazie anche al superbonus e agli strumenti agevolanti: vi fanno parte professionisti, progettisti, edili, impiantisti idraulici, impiantisti elettrici; serramentisti, artigiani delle lavorazioni stradali, della domotica, della manutenzione del verde, imprese del commercio di prodotti e materiali per edilizia. Un comparto importante dal punto di vista sociale (dal momento che assicura qualità e sicurezza degli immobili e del territorio) ed economico (vale circa il 60% del i del territorio). Gli addetti sono in crescita.

Le principali sfide da affrontare, ha rimarcato il presidente nazionale, riguardano i cambiamenti climatici ed idrogeologici (soluzioni pratiche di prevenzione a difesa degli immobili e del territorio); la rigenerazione degli immobili richiesta dalla direttiva Ue sulle case green per riduzione gas serra e consumo di energia: l’80% degli immobili è stato costruito prima del 1990, senza alcuna soluzione di “sostenibilità); rigenerazione urbana (recupero e riqualificazione di spazi urbani degradati); innovazione e digitalizzazione per ridurre i costi e migliorare la qualità degli interventi; carenza di manodopera qualificata.
Confartigianato si è proposta come luogo di incontro, confronto, hub, rete tra imprenditori attraverso una molteplicità di strumenti fra cui spiccano la comunità digitale, il campus imprese e persone e lo sportello sostenibilità. Animato il dibattito. Desta preoccupazione il decreto legge che istituisce la patente a punti che alimenta la burocrazia e non incide sul problema della sicurezza del lavoro, per affrontare il quale è necessario un lavoro profondo e continuo di formazione dei lavoratori e degli imprenditori.  Le proposte correttive di Confartigianato al Ministro del Lavoro sono formazione iniziale e continuativa; struttura minimale per chi entra in cantiere. Per i grandi cantieri ammissione in cantiere solo dopo via libera da parte del coordinatore di cantiere responsabile sicurezza; istruzioni di sicurezza con tutti gli operatori che lavorano da parte del coordinatore di cantiere; controllo all’accesso per il possesso del documento di valutazione dei rischi.    
Nella foto un momento dell’incontro.