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- “Emergenza, sostenere di più le imprese e fare in fretta”
“Emergenza, sostenere di più le imprese e fare in fretta”
A cura dell’Ufficio Stampa
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Già oltre il 50 per cento delle tremila imprese iscritte a Confartigianato Cesena, dato aggiornato a giovedì 9 aprile, ha fatto richiesta per la cassa integrazione e vanno garantite nel prossimo decreto del Governo risorse adeguate agli ammortizzatori sociali. E’ solo una delle numerose problematiche affrontate nel secondo evento in diretta streaming su facebook tenutosi giovedì pomeriggio aperto da Daniela Pedduzza (Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena ), in cui il responsabile dell’area economia e finanziaria Riccardo Cappelli ha riposto alle domande pervenute simultaneamente in chat dai tantissimi imprenditori collegati.
Il segretario Confartigianato Stefano Bernacci ha offerto un quadro aggiornato – in una materia fluida e che ogni giorno è suscettibile di cambiamenti – sullo stato dei lavori da parte dell’associazione per accompagnare le imprese nell’emergenza coronavirus. “Dopo aver presentato il nostro decalogo nel primo evento – ha detto Bernacci – stiamo agendo per ottenere risultati a vantaggio delle imprese. Il nuovo decreto è stato firmato e le imprese hanno bisogno di liquidità in temi immediati. Apprezziamo lo sforzo di mettere a disposizione le risorse, ma deve essere fatto in fretta. Nel merito avevamo chiesto di più e quindi il giudizio è in chiaroscuro: troppo basso il limite di 25mila euro per ottenere le garanzie al cento per cento dello stato sui prestiti e troppo breve la durata di sei anni per i finanziamenti. Noi avevamo chiesto dieci o addirittura quindici anni per avere rate meno pesanti, visto che si tratta di debito aggiuntivo per imprese che in molti casi hanno già attive varie linee di finanziamento. Quanto al rinvio delle imposte, mentre per marzo era riservato a tutte le imprese fino a due milioni di euro di fatturato, in aprile è previsto solo per le imprese che registrano calo di fatturato superiore 33% e non va bene. Richiediamo inoltre adeguate risorse per la cassa integrazione e indennizzi per chi ha subito cali di fatturato non risarcibili con semplici finanziamenti. Quanto al tempismo delle erogazioni, in situazioni come questo, è tutto”.
“Siamo già al lavoro – ha messo in luce il segretario Bernacci – sul monitoraggio degli oltre trecento mestieri legati all’artigianato per trovare soluzioni in vista delle ripresa dell’attività di tutti con la salvaguardia della salute in aderenza a disciplinari di protezione, con distanziamenti,mascherine, guanti e santificazione nonché modalità quali turnazione e smart working”. “Confartigianato – ha messo in luce la presidente Daniela Pedduzza – sta rimarcando fin dall’inizio dell’emergenza che da questa pandemia possiamo uscire stando tutti insieme, non c’è spazio per i furbetti di quartieri. Fondamentale è pagare i fornitori e tener fede agli impegni per evitare che ci sia un effetto valanga. Non va spezzata la catena della fiducia e del rispetto delle regole. Intanto stiamo definendo progetti solidali a sostegno di imprenditori e nuclei familiari che hanno problemi economici“.
Nella foto la presidente Daniela Pedduzza durante la diretta streaming nel videoevento tenutosi giovedì pomeriggio.
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Credits: Federico Lodesani