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Confartigianato: “Nuovo registro su tracciabilità rifiuti: digitalizzazione con minori oneri e costi ridotti”

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

Ormai da due anni è stato accantonato il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri), mai entrato completamente a regime, che si è dimostrato macchinoso e inefficace nel garantire semplicità burocratica agli attori della gestione rifiuti. Al momento del suo pensionamento anticipato si è iniziato a lavorare sul Registro elettronico nazionale per la Tracciabilità dei rifiuti, più noto con l’acronimo Rentri, come futuro strumento per la gestione documentale. 

Un nuovo sistema informatico con il quale sarà possibile, per coloro che producono, trasportano, smaltiscono e recuperano i rifiuti, assolvere gli oneri documentali obbligatori in maniera digitale.
L’entrata in vigore del Rentri prevede una fase sperimentale, a differenza di ciò che avvenne con il Sistri, e Confartigianato sta attivamente partecipando al confronto sul monitoraggio in atto per portare istanze e richieste delle piccole imprese. Nei giorni scorsi ha preso parte ad un incontro di approfondimento, organizzato dall’Albo nazionale dei gestori ambientali, sullo stato dell’arte della sperimentazione
“L’incontro – spiega il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi, nella foto) – fa parte di una serie di iniziative informative che hanno l’obiettivo di illustrare operativamente alle associazioni imprenditoriali le funzionalità già attive sul portale del Rentri e di raccogliere proposte, integrazioni e osservazioni dalle categorie di imprese coinvolte negli incontri. L’avvio del registro nazionale, costruito per superare la negativa esperienza del Sistri, è stato previsto alla fine di un periodo di sperimentazione partecipata e condivisa dal mondo delle imprese e che si incentra sulla digitalizzazione degli attuali adempimenti cartacei. Confartigianato ha indicato alcuni aspetti che è necessario caratterizzino il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti. Fondamentale è cominciare dal corretto equilibrio tra digitalizzazione e semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi e dei costi a carico delle imprese, per proseguire con la compatibilità di contenuti e procedure con le dimensioni delle imprese e del tipo di attività svolte, tempi adeguati per l’avvio del nuovo sistema, con un periodo transitorio necessario a verificare la funzionalità del sistema”.