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- Aumenti tariffari di Regione e Comuni, Confartigianato: “Cambiare logica e agire sulla spesa”
Aumenti tariffari di Regione e Comuni, Confartigianato: “Cambiare logica e agire sulla spesa”
A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it
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L’apertura di unastagione di incremento delle entrate da parte della Regione e dei Comuni preoccupa fortemente Confartigianato cesenate. “In questi giorni la Regione ha annunciato un piano di incremento delle proprie entrate, toccando il bollo auto, l’addizionale irpef, l’Irap ed i ticket sanitari. Gli aumenti – mette in luce Confartigianato Cesena – avranno un peso rilevante su cittadini ed imprese, ma più che nel merito la nostra riflessione vuole abbracciare il metodo della questione, che a nostro avviso costituisce un circolo vizioso da rompere”.
“Quello – spiega Confartigianato – secondo cui per far fronte alla crescita della spesa corrente si debba automaticamente e necessariamente aumentare le entrate senza affrontare il problema della revisione delle spesa, come se l’aumento fosse un automatismo. I servizi pubblici a cittadini ed imprese sono essenziali fattori di competitività: la spesa sanitaria e il welfare sono importanti, tuttavia occorre tentare di riqualificare la spesa e cambiare la filosofia dell’approccio. Il contesto, perdipiù, è tale che si sta venendo a creare un combinato disposto negativo, con il sistema economico in uno stato di difficoltà e con le imprese che hanno effettuato rinnovi contrattuali pesanti, in parte vanificati dagli aumenti delle addizionali Irpef regionale e comunale. Quando nell’economia reale domina l’incertezza, incidere sulla tassazione ha sempre un messaggio oltreché un effetto impattante. Inoltre, se la politica continuerà a voler mantenere lo stesso livello di spesa pubblica in un contesto di calo demografico, senza preoccuparsi di come riformare il nostro sistema di welfare, la pressione fiscale già oggi gravosa non potrà che continuare ad aumentare”.
“Confartigianato – prosegue l’associazione – non può essere d’accordo nel metodo su manovre in cui si agisce solo sulle entrate e non sul lato della spesa. Sta per terminare una fase espansiva per la finanza locale iniziata durante il Covid e poi proseguita con l’avvio del Pnrr. Negli ultimi anni gli enti pubblici non si sono preoccupati di razionalizzare le spese, essendoci trasferimenti importanti da parte dell’Unione Europea e dello Stato. Adesso i nodi iniziano ad arrivare al pettine e nei bilanci 2025 la gran parte dei comuni ha deciso di aumentare la tassazione anche in maniera importante. Questo fenomeno rischia di essere aggravato dalle crescenti esigenze socio-assistenziali e dal fatto che l’ormai vicina conclusione del Pnrr con cui sono state finanziati nuovi investimenti lascerà in eredità un aumento della spesa corrente per la gestione di tali opere, su cui il Pnrr non dà risposte”. “Questa istanza della revisione della spesa che solleviamo – aggiunge Confartigianato – intendiamo condividerla negli ambiti di collaborazione tra amministrazioni comunali del nostro comprensorio e organizzazioni di rappresentanza, dove da un lato siamo sempre pronti ad avanzare proposte concrete, ma allo stesso tempo non è nostro intendimento avallare decisioni che vengono già prese e comunicate a giochi fatti. Sulle politiche di bilancio, con gli enti devono tornare ad esserci margini di interlocuzione e discussione nella logica di un confronto reale“.
Nella foto il gruppo di presidenza di Confartigianato Cesena (Daniela Pedduzza, Fulvia Fabbri e Stefano Soldati)