Donne Impresa Confartigianato: “Crescono le imprese femminili, avanza la parità di genere”

A cura dell’Ufficio Stampa
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Nell’ambito degli obiettivi relativi alle dimensioni dello sviluppo sostenibile – economica, sociale ed ecologica – quest’anno al centro dell’annata associativa di Confartigianato si trova quello della parità di genere, all’interno del quale è  individuata la necessità di garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione alla vita politica ed economica.

“Nel nostro paese e anche nel nostro territorio – evidenzia la presidente di Donna Impresa Confartigianato Cesena Fulvia Fabbri (nella foto) -_ come evidenziato nelle nostre analisi sul mercato del lavoro e l’imprenditoria femminile, evidenzia un grave ritardo nella partecipazione delle donne al mercato del lavoro – con un tasso di occupazione femminile tra i più bassi d’Europa – che si fa più marcato nel Mezzogiorno. I caratteri della sostenibilità sociale saranno tra i temi sviluppati nel 1° Forum della Sostenibilità di Confartigianato Imprese, evento che si terrà a Roma il 27 e 28 giugno a Roma, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e della Rappresentanza italiana della Commissione europea. Qui il programma. L’attività imprenditoriale è un canale fondamentale per la partecipazione al mercato del lavoro, con l’Italia che è il primo paese Ue per numero di imprenditrici e lavoratrici autonome. Il trend positivo del mercato del lavoro trainato dalle componente femminile – in questa delicata fase congiunturale – sta crescendo in modo robusto l’occupazione, nonostante la vigorosa stretta monetaria e le incertezze legate al prolungamento del conflitto in Ucraina. Nel primo trimestre 2023 l’occupazione sale del 2,3% rispetto allo corrispondente periodo precedente, combinazione di un aumento del 2,9% per le donne e del +1,8% per gli uomini. La dinamica dell’occupazione femminile in Italia è superiore al +2,1% della media Ue e, nel dettaglio supera il +1,5% della Francia e il +2,5% della Spagna, mentre in Germania si registra una crescita più marcata (+3,1%). Il maggiore dinamismo dell’occupazione femminile risente del recupero delle attività dei servizi e del turismo”.
“Il lavoro indipendente è stato maggiormente colpito nella pandemia ed è ancora lontano dal ritorno ai livelli del 2019 – afferma la presidente Fulvia Fabbri -. Nell’ultimo anno il recupero dell’occupazione indipendente (+50 mila unità, pari al +1,0%) regista il maggiore impulso dalle donne imprenditrici e lavoratrici autonome, in aumento di 41mila unità, pari al +2,6%, mentre gli uomini sono saliti di 9mila unità, pari al +0,3%. La componente femminile spiega l’81,7% dell’incremento di occupati indipendenti. Quanto all’analisi territoriale sulla dinamica dell’occupazione per genere, per gli uomini in Emilia-Romagna l’occupazione sale del +1,7% con un +0,9% per le donne e un +2,4% per gli uomini, dati che riflettono anche la situazione nel nostro territorio”.