rame

La transizione green porta il prezzo del rame alle stelle

A cura dell’Ufficio Stampa
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Prezzi della materie prime im aumento, imprese artigiane in difficoltà. L’analisi dei dati pubblicati dall’Istat evidenzia ad aprile 2021 un ulteriore aumento delle attese sui prezzi delle imprese manifatturiere, con l’indicatore – saldo tra attese di aumento e diminuzione – che non registrava un valore così alto da marzo del 2011.

“A marzo 2021 – afferma il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza, Marcello Grassi) – si osserva una crescita dei metalli di base del 65,7% su base annua. Nel dettaglio particolari tensioni si rilevano per minerale di ferro con il +88,1%, stagno con il +77,0%, rame con il +73,4% e cobalto con il +68,4%; seguono zinco con il +46,7%, nickel con il +38,5%, alluminio con il +36,0%, molibdeno con il +32,4%; relativamente meno tumultuosi si mostrano i prezzi dell’uranio con il +14,9% e del piombo con il +12,3%. Si registrano tensioni sui prezzi delle importazioni di minerali metalliferi: da settembre 2020 a gennaio 2021 i valori medi unitari salgono del 50,4%, quasi doppiando il +28,9% di un mese prima. Parallelamente preoccupano anche le commodities energetiche, i cui prezzi a marzo 2021 sfiorano il raddoppio (+93,6%) su base annua. L’allarme delle imprese per la bolla dei prezzi delle commodities è stato espresso la lettera inviata nelle scorse settimane da Confartigianato Meccanica al Ministro dello Sviluppo Economico“.
“Con la pandemia – aggiunge il Gruppo di Presidenza – si sono determinate strettoie di offerta nei paesi produttori, intrecciate con difficoltà nella logistica delle merci. Per i materiali e i prodotti per l’edilizia si osserva una maggiore tenuta della domanda anche nella fase di recessione, mentre i piani di stimolo fiscale stanno sostenendo la domanda di beni intermedi. Si sovrappongono determinanti specifiche per alcune commodities. Sull’aumento dei prezzi del rame, ad esempio, influisce l’accelerazione della domanda legata alla transizione green: si stima che i tre quarti della maggiore domanda di rame del 2021 sia determinato dalla produzione di veicoli elettrici e punti di ricarica; seguono il solare con il 18% e l’eolico con il 7%“.
“L’attuale escalation dei prezzi, dopo la peggiore recessione, in tempi di pace, dall’Unità d’Italia, rischia di depotenziare – conclude il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena – una ripresa che rimane ancora fragile: a febbraio la dinamica congiunturale della produzione manifatturiera in Italia era sì positiva, dopo la crescita dei due mesi precedenti e anche nella media degli ultimi tre mesi la dinamica congiunturale risulta favorevole (+0,5%), ma meno intensa della media dell’Eurozona (+2,6%)”.