Imprese artigiane, sos: si impenna il costo delle materie prime

“Per quel che riguarda l’acciaio – mette in luce Stefano Soldati, imprenditore del settore meccanico e  presidente del comitato comunale Confartigianato di Cesena – da dicembre ad oggi è scattato un incremento del 25-30% del costo delle materie prime che mette a dura prova la competitività aziendale”.
“Già da tempo si è  intensificata la spinta dei prezzi dei metalli – aggiunge il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena – dopo un anno drammatico per le aziende del comparto. Per il comparto più a monte della filiera, la metallurgia, i prezzi salgono del 5,2%, di quasi un punto superiore al +4,3% dell’Eurozona. Sul comparto prosegue la pressione dei prezzi internazionali delle materie prime. Secondo l’ultimo aggiornamento del Fondo monetario internazionale, a febbraio 2021 i prezzi dei metalli salgono del 53% rispetto un anno prima, consolidando l’aumento del 42% di gennaio: era da dieci anni che non si registravano tassi di crescita così elevati. Segnali di crescita anche per altre materie prime, con la gomme in salita del 47%. L’indice dei materiali di input per l’industria manifatturiera sale del 44%, mentre l’indice delle materie prime non energetiche sale del 25%, diffondendo in numerosi settori manifatturieri pesanti segnali inflazionistici”.
 L’incremento dei costi – conclude il  Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena – genera tensioni sul conto economico delle imprese e mette a repentaglio la ripresa. Nel 2020 il fatturato nel settore dei prodotti in metallo è sceso del 10,5%, mentre l’export si è ridotto del 10,3%“.