Legge di bilancio, focus lavoro: esoneri contributivi, sostegno a donne e giovani e apprendistato

Tra le piccole e medie imprese quasi una su 3 (32%) presenta rischi operativi nel continuare l’attività e almeno una su tre (il 33,9%) ha problemi di liquidità nonostante le moratorie sui prestiti e il ricorso al Fondo di Garanzia (le richieste ammontano a 124,1 miliardi di euro, di cui oltre la metà da parte delle PMI).
In questo quadro di difficoltà diventa indispensabile saper cogliere le nuove opportunità contenute nella Legge di Bilancio.

Più occupazione e più competenze 
La normativa prevede ad esempio un maggiore esonero contributivo (fino al 100% per un massimo di seimila euro) per l’assunzione di giovani fino a 35 anni e anche, in via sperimentale fino al 2022, per l’assunzione di donne (ma in questo caso solo se c’è un incremento occupazionale netto).

Positiva anche la decisione di aumentare sensibilmente il finanziamento di apprendistato duale, alternanza scuola lavoro e l’istruzione tecnica superiore e, soprattutto, l’estensione fino al 2022 del credito di imposta per buona parte delle spese in formazione 4.0 dei dipendenti. Una risorsa indispensabile per stare al passo con le competenze sempre più evolute imposte dalla rivoluzione digitale.

Bene anche l’esonero dei contributi previdenziali estesi ai professionisti e il rifinanziamento dei Fondi di solidarietà bilaterali per ulteriori 12 settimane di cassa (purché i trasferimenti avvengano tempestivamente), abbinato al premio dell’esonero contributivo per chi non ricorre a tali misure.

L’auspicio è che la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 31 marzo non vanifichi le misure di rilancio dell’occupazione, ingessando il mercato del lavoro.